08/01/2011

- L’UNIONE SARDA
- Sabato 8 gennaio 2011 -

Hanno strappato alla morte centinaia di bambini. Ma per i volontari dell'associazione Lovebridges di Iglesias il lavoro (imponente) realizzato in poco più di due anni a Lokomasama, nella poverissima Sierra Leone, non è affatto un traguardo finale. Conquistato l'affetto degli abitanti di uno dei luoghi in assoluto più poveri della terra, ottenuti i riconoscimenti ufficiali da parte delle autorità sierraleonesi, i volontari guidati da don Ignazio Poddighe si accingono a realizzare altri, importanti, progetti. «La nostra attenzione sarà ora rivolta a quattro villaggi: Mamankie, Yongro, Mabendu, Mahera».
Nel primo l'obiettivo è favorire un programma per le donne che consenta la produzione artistica e la colorazione di tessuti tradizionali, la costruzione di un pozzo per l'acqua e la scolarizzazione dei bambini. A Yongro, villaggio poverissimo dove gli abitanti vivono soprattutto di agricoltura e pesca, si punta a potenziare queste attività, ma anche realizzare una scuola elementare e facilitare il programma nutrizionale. A Mabendu ci sarà da ultimare la costruzione della scuola elementare e realizzare un sistema di adduzione dell'acqua dal pozzo (già costruito) al villaggio. Anche Mahera vive soprattutto grazie alla pesca, settore da favorire attraverso un programma di gestione. In tutti i villaggi saranno realizzati piccoli ambulatori medici.
Il nuovo anno per l'associazione Lovebridges (i ponti dell'amore) inizia, insomma, con una nuova sfida cui tutti possono partecipare. In modi diversi. Sia dando la propria disponibilità per andare di persona in Sierra Leone (invito che don Ignazio rivolge continuamente a tutti), sia sostenendo economicamente i programmi per fare riscattare una terra a lungo provata dalla guerra e dalla fame. Anche un piccolo aiuto, compatibilmente alle disponibilità di ciascuno, è importante. Al momento è in corso una mostra sull'Africa al chiostro San Francesco (tutti i giorni sino al 30 gennaio dalle 17 alle 20, la mattina aperto per le scuole) e tutto il ricavato delle offerte (basta anche un importo minimo di 1 euro) andrà a sostegno delle attività in Sierra Leone.