12/09/2010

- L’UNIONE SARDA
- Domenica 12 settembre 2010 -

L'impegno dei volontari del Sulcis apre le porte ai rapporti di collaborazione tra Italia e Sierra Leone.
Non si è fermata alla realizzazione di pozzi, ospedale e altre strutture a Lokomasama, l'opera di solidarietà dell'associazione Lovebridges, fondata da don Ignazio Poddighe (nominato capo supremo onorario dai musulmani in segno di gratitudine) e di cui fanno parte volontari di diverse zone della Sardegna, d'Italia e Londra. La dimostrazione è la visita nel Sulcis Iglesiente di Alie Kamara, ministro della regione del Nord nonché primo rappresentante del governo sierraleonese, e del capo supremo Bai Shebora Sheba Gbereh III, responsabile, per il Governo centrale, dello sviluppo del chiefdom , l'area nella quale è compresa la missione di Lokomasama. Ieri breve visita a Nebida e nel villaggio minerario Monteponi.
Il ministro è prodigo di ringraziamenti per il lavoro svolto dai volontari «con i quali si è creato un rapporto di amicizia molto intenso e importante, anche con prospettive di collaborazione future». E non manca di esaltare le qualità del popolo italiano e sardo in particolare, riferendo di non avere mai trovato in nessun altro luogo similitudini così forti con la terra africana. I rappresentanti della Sierra Leone sono in visita ufficiale in Italia e venerdì hanno incontrato Giuseppe Morabito, direttore generale per i paesi dell'Africa subsahariana al Ministero degli Esteri. Poi l'arrivo in Sardegna per una serie di iniziative prima della nuova partenza per la capitale, per l'udienza dal Papa. Li attendono anche appuntamenti con i volontari del Friuli e, dal 20, di nuovo in Sardegna.
Cinzia Simbula