Lovebridges è in continua produzione di idee, da mettere a frutto con nuovi progetti sostenibili: è con questa filosofia che nel 2019 prende forma il progetto Earthbag Houses, ossia la realizzazione di bungalows attraverso l’uso creativo di materiali naturali.
La mission del progetto è quella di insegnare ai giovani locali come costruire a basso costo delle strutture molto belle e significative.
Per la realizzazione di questo progetto è stata individuata l’area adiacente il compound del Centro Medico e della casa del volontario, di proprietà dell’associazione e occupata da una folta foresta di palme e vegetazione selvaggia, ambiente ideale per ospitare la creazione di strutture fatte di materiali naturali.
Una recinzione di mattoni di argilla separa il compound dall'intatta foresta di palme e vegetazione locale.

 

E’ all’interno di questa foresta che è appena sorta la prima earthbag house: una costruzione fatta completamente di sacchi riempiti di terra, posati uno sopra l’altro con cura e con il giusto equilibrio. Il materiale prevalente è appunto l’argilla. La costruzione è fatta dal reciclo di sacchi di riso o di farina e riempiti di semplice terra inumidita con poca acqua. Sacco dopo sacco siamo giunti su in cima a chiudere le cupole e creare una tipica abitazione fatta di terra. Gli intonaci stessi sono stati studiati per garantire un livello di impermeabilità sufficiente, ma comunque anch'esso realizzato con materiali locali. Il primo strato di fango e paglia di riso, il secondo di argilla e calce.
Una squadra di giovani di Lokomasama, diretti da don Ignazio, hanno sperimentato e studiato le varie fasi costruttive fino alle finiture della struttura.

  

  

 

    

Questo bungalow è composto da due ambienti principali: un'ampia sala come zona notte/giorno e un altro piccolo ambiente destinato al bagno.
A questa prima struttura, se ne aggiungeranno altre, con nuove forme e materiali locali, aventi la caratteristica comune di essere state realizzate con soli materiali locali.


All'ingresso di questo nuovo compound nel bush, la statua di Mamma Africa, realizzata per la nostra associazione dall'artista italiana Liliana Verlich, da il benvenuto ad altre nuove opere artistiche che andranno ad animare la foresta di palme circostante.